Autrice
Insegnante per amore dei ragazzi
Formatrice per amore delle storie

Autrice
Insegnante per amore dei ragazzi
Formatrice per amore delle storie

Un bambino felice non ha mai delle belle ginocchia

Chi sono

Sono un’insegnante, una neo scrittrice e una grande appassionata di storie.

Mi piace avere sempre l’astuccio pieno di matite appuntite e possiedo cinque taccuini diversi che riempio per ogni esigenza.

Credo che ognuno abbia il diritto di apprendere, quindi mi batto per una didattica che offra soluzioni e accenda curiosità e passione.

Mi piace studiare. Appena posso mi rimetto sui libri e non riesco mai a leggere tutto quello che vorrei.
Credo che la creatività sia preziosa perché è un grande antidoto alle brutture della vita.

Osservo le sfumature del mondo e scrivo storie, con la sola speranza che possano innalzare lo spirito di chi mi leggerà, almeno per un po’.

Antonella Botti

Il mio libro

Sciamadda

Sciamadda è una storia di coraggio, di dolore e di passione.

È la storia di un abbandono e di un distacco forzato al quale la giovane Clelia non vuole arrendersi.

È la storia di un mistero da svelare tra i vicoli di Genova e lo spiritismo dei primi del Novecento.

È una storia che ha il profumo della pelle di Sebastiano che sa di mare arrabbiato.

È una storia che ha il gusto delle pesche da mordere, quelle che d’estate lasciano una scia di succo dolce sul viso.

Leggi l'estratto di Sciamadda

Lasciami la tua mail, ti invierò le prime pagine del libro

Ciò che è stato distrutto dovrà essere ricomposto

La Trama

Una nuova vita attende la famiglia di Clelia: la ragazzina e i suoi genitori si imbarcheranno da Genova verso l’America, in cerca di quella fortuna che in patria non trovano. Ma Clelia non partirà, e lo scopre nel peggiore dei modi: appena prima di recarsi al porto viene lasciata a una vecchia e facoltosa zia, è ancora una bambina e quel viaggio per lei sarebbe insostenibile. 

La rabbia dell’abbandono la travolge: si divincola da cameriere e maggiordomi e nello scontro rompe la preziosa collana di perle nere della zia Elena; fugge verso il molo in cerca dei genitori, ma il piroscafo è ormai salpato e lo sconforto la assale.

Mentre piange disperata incontra l’indovina Emila, che in cambio di una delle perle della collana le affida una profezia: ciò che è andato distrutto dev’essere ricomposto.

Comincia così un nuovo tempo per Clelia, fatto di ramanzine della burbera zia, di occhi della servitù impegnati a sorvegliarla, ma anche dell’obiettivo più importante: ricostruire la collana. Una delle perle, però, è ancora nelle mani dell’indovina: bisogna aggirare le rigide norme della casa, tornare nei loschi vicoli del porto e ritrovare quella donna.

Un ragazzo di strada, Sebastiano, sembra conoscere Emila e potrebbe aiutare Clelia, ma ci sarà da fidarsi? Entrare e uscire dalla villa per incontrare Sebastiano è una continua avventura, il maggiordomo Giorgio ha occhi ovunque e Clelia deve trovare il coraggio di agire fuori dalle regole…

Laboratori, formazione

Leggere aumenta la connettività mentale e stimola le funzioni cognitive di base.

Leggere riduce il disagio, migliora il clima di classe e predispone all’empatia.

Ma leggere non è un’abilità innata, ci insegna Marianne Wolf.

C’è bisogno di una vera e propria educazione alla lettura che non sia una sporadica promozione del libro o un’attività a cui dedicare i tempi vuoti. Sistematicità, varietà, tempo e scelta sono i cardini di un laboratorio di lettura che funziona e offre opportunità.

La lettura ad alta voce offre un modello per lettori emergenti e lettori forti.

Nelle mie formazioni e nel materiale che condivido offro strategie di lettura e spunti didattici che possano, in maniera pratica e semplice, aiutare docenti (e genitori) a formare lettori a vita.

“L’incontro decisivo tra i ragazzi e i libri avviene sui banchi di scuola. Se avviene in una situazione creativa, dove conta la vita e non l’esercizio, ne potrà sorgere quel gusto della lettura col quale non si nasce perché non è un istinto. Se avviene in una situazione burocratica […] I ragazzi sapranno leggere, ma leggeranno solo se obbligati. (G. Rodari)

Cosa dicono i lettori

Debora L.
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In questo pomeriggio di primavera, Sciamadda mi ha tenuto la mano. Mi è spiaciuto essere arrivata alla fine. Mi ero immersa in quella Genova che...ora mi mancherà. Grazie.
Silvia B.
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Ho letto il tuo libro appassionato sincero scritto con profondità e grazia. I titoli sono un esercizio di meditazione e crescita. Le parole perle infilate nello spago che tiene assieme la.vita. filmico scorre e ho immaginato Clelia da subito come una ragazza di un film d'animazione di Miyazachy.
Michela T.
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L'audacia di Clelia ti cattura, ti avvolge e ti porta a correre con lei senza paura. Dalla sera del travestimento sei in un attimo sei all'ultima pagina...e questa scelta di non dire tutto ti lascia ancora dentro alla storia, ti rimane l'ultima scena negli occhi.
Cristiana F.
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Ho comprato il libro martedì, giovedì lo avevo già finito. È avvincente, ricco di particolari e descrizioni, quasi sembra di essere insieme a Clelia, la lettura è molto scorrevole e cattura l'attenzione . Mi è piaciuto molto . Ho passato due giorni in piacevole compagnia. Mi auguro che sia il primo di una lunga serie.
Roberto B.
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Comprato ieri il tuo libro e finito stasera... Letteralmente divorato! Geniale l'idea di usare il presente, fornisce al tuo scritto un'immediatezza invidiabile. Davvero complimenti un gran bel lavoro, anche se di certo non sono il primo a dirtelo.
Monica T.
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Il romanzo d’esordio di Antonella Botti è un libro piacevole, ben strutturato, ben scritto, ricco di descrizioni evocative e sentimenti autentici, che non scade mai nel retorico. I personaggi sono pennellati sapientemente, lasciando al lettore il piacere di scoprirli e conoscerli pagina per pagina: Clelia, ragazza indomita, simbolo di tutte le donne che non si arrendono e lottano per ottenere ciò che vogliono, la zia Elena, donna austera e misteriosa, ma quanto mai umana nella sua fragilità nascosta, Sebastiano, affascinante “ragazzaccio” che ha fatto battere il cuore anche ad una boomer come me...
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